L’assicurazione per atti vandalici è una garanzia accessoria che permette di proteggere il proprio veicolo da danni provocati da terzi in maniera volontaria.
Ma cosa copre esattamente questa polizza? Quando conviene aggiungerla alla propria assicurazione? E quali sono le limitazioni? In questo articolo risponderemo a queste domande per aiutarti a capire se questa copertura fa al caso tuo.
Cosa si intende per atti vandalici?
Gli atti vandalici sono danni inflitti intenzionalmente al veicolo da persone non identificate. Alcuni esempi comuni di atti vandalici includono:
- Graffi sulla carrozzeria con oggetti appuntiti (come chiavi o coltelli)
- Rottura di specchietti retrovisori o vetri
- Ammaccature provocate da calci o colpi con oggetti
- Foratura degli pneumatici
- Verniciatura o imbrattamento con spray o altre sostanze
Cosa copre l’assicurazione per atti vandalici?
Questa garanzia copre le spese per la riparazione dei danni subiti dal veicolo a seguito di atti di vandalismo. Nello specifico, la polizza può includere:
- Riparazione della carrozzeria in caso di graffi o ammaccature
- Sostituzione dei vetri se danneggiati
- Riparazione o sostituzione degli specchietti retrovisori
- Rimozione di vernici o sostanze imbrattanti
Tuttavia, ogni compagnia assicurativa stabilisce condizioni specifiche, quindi è importante leggere attentamente il contratto per capire quali danni sono inclusi e quali esclusi.
Cosa non copre?
Sebbene questa copertura sia molto utile, presenta alcune esclusioni. Ad esempio, non sono generalmente coperti:
- Danni causati da eventi atmosferici (grandine, tempeste, alluvioni)
- Danni derivanti da incidenti stradali
- Furto del veicolo (che rientra in una polizza furto e incendio).
- Danni provocati da animali
- Danni dovuti a negligenza del proprietario del veicolo
Come funziona l’indennizzo?
Per ottenere il rimborso dei danni subiti, l’assicurato deve seguire alcuni passaggi:
- Denunciare il danno alla compagnia assicurativa entro il termine previsto dal contratto (solitamente entro 3-5 giorni dal fatto)
- Presentare un rapporto delle autorità (ad esempio, una denuncia ai Carabinieri o alla Polizia) che confermi l’atto vandalico
- Fornire documentazione fotografica del danno subito
- Attendere la perizia del perito assicurativo, che valuterà l’entità del danno e il costo della riparazione
- Ricevere il rimborso o l’autorizzazione alla riparazione in un’officina convenzionata
Franchigia e massimali
Le polizze che coprono gli atti vandalici prevedono generalmente:
- Una franchigia, ossia una somma che resta a carico dell’assicurato.
- Un massimale, ovvero l’importo massimo rimborsabile dalla compagnia.
Esempio pratico: Giulia parcheggia la sua auto regolarmente in strada, vicino alla stazione ferroviaria che utilizza per andare al lavoro.Una mattina, al suo ritorno, trova la macchina con profondi graffi sulla carrozzeria e uno specchietto retrovisore rotto. Subito si reca alla Polizia per denunciare l’atto vandalico e scatta alcune foto del danno.Successivamente, contatta la sua compagnia assicurativa, che le richiede copia della denuncia e le immagini. Dopo la perizia, il danno viene stimato in 1.200€.Poiché la sua polizza prevede una franchigia di 250€, Giulia paga solo questa cifra, mentre la compagnia copre il resto della spesa per la riparazione del veicolo.Grazie alla copertura atti vandalici, ha evitato di dover affrontare un costo elevato per ripristinare la sua auto.
Conviene aggiungere questa copertura?
L’assicurazione per atti vandalici può essere utile nei seguenti casi:
- Se si vive in città con alto tasso di vandalismo
- Se si parcheggia spesso in aree pubbliche non custodite
- Se il veicolo ha un valore elevato e ripararlo sarebbe costoso
D’altro canto, per chi ha un’auto di valore modesto o parcheggia quasi sempre in garage, potrebbe non essere necessaria.
L’assicurazione per atti vandalici è una garanzia che offre maggiore sicurezza ai proprietari di veicoli esposti al rischio di danni volontari.
Prima di aggiungerla alla propria polizza, è fondamentale valutare il costo, le esclusioni e i limiti previsti dalla compagnia assicurativa.
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